fbpx

Il burrocacao, dalla nascita ai moderni trattamenti labbra

Quanto ne sai sul burrocacao? Ti sei mai chiesto perché si chiama così, anche se nel tuo stick labbra non c’è alcuna traccia di cacao? Scopriamolo insieme! 

Ognuno lo ha adoperato almeno qualche volta e, addirittura, c’è chi non può farne a meno e ne tiene sempre una confezione nella borsetta: è il burrocacao, prezioso alleato del benessere delle labbra sia in inverno che in estate.
Il suo nome deriva dal componente principale che viene ricavato proprio dalla polpa dei semi della pianta del cacao, la stessa da cui si ottiene il cioccolato, a seguito di un lungo e complesso procedimento di estrazione, fermentazione, essicazione, spremitura e raffinazione.

Presente nell’elenco INCI con la denominazione “Theobroma Cacao Seed Butter, il burro di cacao viene tradizionalmente sfruttato a livello cosmetico per le sue proprietà emollienti, nutrienti e protettive che dipendono dalla composizione assai ricca in acidi grassi naturali.

Origini del burrocacao

L’impiego del burro di cacao per la cura delle labbra risale a oltre un secolo fa.
Non è chiaro chi lo abbia inventato ma si ritiene che la sua storia “commerciale” cominci nel 1880, quando un farmacista statunitense lanciò per la prima volta sul mercato americano un prodotto chiamato “ChapStick” . La popolarità fu enorme e ne vennero sviluppati molti altri del tutto simili, con il burro di cacao come componente-base, che poi si diffusero oltreoceano.

Sebbene le formulazioni abbiano subito nel tempo innumerevoli trasformazioni e personalizzazioni, il termine “burrocacao” è stato adottato per decenni ed è quindi rimasto di uso comune.
Tuttavia è assolutamente riduttivo, in quanto raggruppa un gran numero di prodotti, decisamente differenti tra loro, che magari non contengono affatto questo ingrediente – o quantomeno non solo.
Per questa ragione, è più corretto parlare di balsami e trattamenti labbra”.

L’evoluzione del burrocacao

Trasparenti, colorati, biologici, adatti ai vegani, senza parabeni e glutine, resistenti all’acqua…
Oggi è possibile trovare in commercio numerose tipologie di balsami e trattamenti per labbra secche, screpolate, irritate e danneggiate dagli agenti atmosferici.
Il vero “cuore” delle formule sono però gli attivi specifici che preservano il benessere di questa zona del viso delicatissima e sensibile – per via della struttura decisamente sottile priva di cheratina e melanina – accelerandone i fisiologici processi di “riparazione”.

Tra i principi funzionali più indicati si segnala senza dubbio l’Acido Ialuronico, dotato di un’attività idratante profonda, prolungata e in grado di favorire il ripristino della barriera cutanea labiale.
Ingredienti particolarmente utili sono anche la Cera d’api che previene l’eccessiva perdita di acqua cutanea, l’Allantoina nota per l’azione emolliente-lenitiva, oli naturali di Jojoba, Mandorle dolci, Avocado e Argan, burro di Karitè, Propoli e Vitamina E dalle spiccate proprietà antiossidanti.
In più, alcuni trattamenti labbra sono arricchiti con filtri solari ad ampio spettro che proteggono dai raggi UV, responsabili di fastidiose scottature al mare o in montagna specie in alta quota.

Per evitare “guai”, come i temuti fenomeni di sensibilizzazione, è comunque meglio prediligere formule che garantiscano elevata tollerabilità, testate dermatologicamente e per l’assenza di metalli pesanti (ad esempio Nickel).

Visto quanta strada ha fatto il “vecchio” burrocacao? Le opzioni non mancano di certo: ora non ti resta che fare la scelta giusta per la salute delle tue labbra!