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Cucina a gas o a induzione, quale scegliere?

Piano cottura tradizionale a gas… o moderno a induzione? Tra estetica, funzionalità e consumi, scopri qual è la cucina più adatta e conveniente per te.


La primavera è una stagione sempre ricca di attività. C’è voglia di cambiamenti, grandi e piccoli, dal guardaroba ai mobili, passando anche e soprattutto dagli elettrodomestici che si sono fatti vecchiotti e cominciano a fare qualche bizza. Grande interesse, in tal senso, lo riscuotono i moderni piani cottura a induzione. Ma oltre ad essere belli sono funzionali? Ed è vero che consumano troppo e non sono convenienti? Oggi come Amico per la Pelle voglio proprio parlarti di questo, facendo un po’ di chiarezza sui pro e i contro di entrambi i sistemi di cottura, per capire quale sia il più adatto alle tue esigenze.

Il piano cottura tradizionale a gas

Su questo sai veramente tutto: è protagonista della tua cucina da sempre! Tutte le pentole e le padelle che hai vanno bene, e va detto che i moderni piani cottura a gas sono esteticamente più gradevoli e hanno bruciatori in grado di emettere fiamme più concentrate. Quindi limitano la dispersione di calore, seppur mai come i piani a induzione.

Per il pericolo di fughe di gas occorre una buona manutenzione dell’impianto. Rimane la spiacevole questione della pulizia, e quella dei rischi di scottature. Per tale evenienza, comunque, ti basterà avere sempre a disposizione un prodotto specifico a base di acido ialuronico, che aiuta a guarire la pelle.

Piano cottura a gas o a induzione, confronto tra i consumi

Un piano cottura a induzione in funzione assorbe un alto carico di corrente, per cui la fornitura elettrica domestica di base di 3 kWh potrebbe non essere sufficiente (il rischio è che salti la luce avviando due piastre contemporaneamente). Ciò comporterebbe la necessità di cambiare il contratto con uno a 4,5 o 6 kWh, il che ha ovviamente un costo.

Al di fuori di questo, va fatta però una considerazione importante: è vero che l’energia elettrica è costosa, ma questi piani cottura hanno un’alta efficienza. Il rendimento è del 90% rispetto al 40-50% dei fornelli a gas, con le fiamme infatti il calore si disperde per metà nell’ambiente. Ne consegue – tanto per fare un esempio pratico – che per portare ad ebollizione un litro d’acqua bastano 3 minuti, contro i 5-6 del piano cottura a gas.

In “soldoni” cosa significa? Ti riporto alcuni conti che mi ha fatto un esperto. Supponendo di consumare in 1 anno 400 kWh per cucinare, la spesa totale sarebbe di circa 70-80 euro, più altrettanto per la differenza contrattuale a 6 kWh. Totale: circa 140-160 euro in 12 mesi. L’equivalente energia del gas corrisponde a circa 75-80 m3, ovvero 50-60 euro annuali e qualcosina in più per il contratto di fornitura.

C’è una bella differenza dunque, ma non così drammatica. Senza contare che se il tuo impianto di riscaldamento è ad esempio a pellet, puoi risparmiarti direttamente l’allaccio del gas e pareggiare i costi.

Dunque che ne pensi? Quale è il piano cottura più adatto a te? In cucina sei un tipo più tradizionale o moderno?

Il piano cottura a induzione

La passione tra me e i piani cottura a induzione è esplosa durante le ultime vacanze. Praticità e bellezza, in un unico elettrodomestico, mi hanno fatto riscoprire il piacere di cucinare. I vantaggi di questo sistema moderno sono numerosi:

  • Esteticamente è più bello.
  • Si pulisce facilmente e rapidamente: basta passare un panno in microfibra umido con un po’ di detergente e il gioco è fatto.
  • E’ semplice da usare: basta poggiare la pentola e inizia la cottura. Ha funzioni avanzate attivabili anche solo sfiorando il piano con un dito, come il timer di accensione e spegnimento o la possibilità di regolare la temperatura.
  • Funzionalità: la cottura dei cibi è uniforme e perfetta, come con il gas.
  • Le cucine a induzione più moderne hanno aspiratori incorporati che permettono di evitare l’uso della cappa.
  • Cucina più rapidamente, fino alla metà del tempo impiegato con il piano cottura tradizionale, in quanto non c’è dispersione di calore come con le fiamme.
  • E’ più sicuro: poiché funziona ad energia elettrica sono azzerati i rischi di fughe di gas, ma anche quello più comune di scottature. Quante volte ti sarà capitato di andare a pulire un fornello ancora caldo provocandoti una bruciatura? Nel piano cottura a induzione infatti non solo non ci sono fiamme libere, ma il calore si concentra esclusivamente sul fondo della pentola o padella, lasciando il resto praticamente a temperatura ambiente.

 

Gli ultimi due aspetti sono particolarmente rappresentativi del piano cottura a induzione, perché caratteristici del metodo energetico che ne è alla base: l’elettricità attiva delle bobine. Situate sotto il piano in vetroresina, a sua volta a contatto con il fondo delle pentole, queste speciali bobine creano un campo elettromagnetico che genera il calore necessario alla cottura.

Da qui, come è facile immaginare, nascono però anche gli svantaggi, per lo più di ordine economico:

  • Intanto un piano cottura a induzione ha un costo più elevato di uno tradizionale a gas.
  • Inoltre, per attivare il campo elettromagnetico servono pentole e padelle che abbiano un fondo metallico ad hoc. Se sei una futura sposa fai in tempo ad inserirle nella tua lista di nozze, se invece vuoi semplicemente rinnovare la tua cucina, tieni presente che potresti aver bisogno di comprare di nuove. E anche queste possono essere leggermente più costose delle altre.
  • Un piano cottura a induzione consuma molta corrente. E questo è il vero punto dolente per chi vive in Italia, dove il costo dell’energia è molto alto.