06 Giu Cosa sono realmente i filtri solari?
Scopri le caratteristiche dei filtri solari per una scelta consapevole della protezione che fa per te.
Con l’arrivo della calda stagione la nostra pelle viene scoperta ed esposta ai raggi solari. Oggigiorno siamo tutti allertati sui danni che il sole provoca alla cute, oltre a ustioni ed eritemi, esposizioni prolungate senza uno schermo adeguato portano ad un invecchiamento precoce della pelle, rughe e macchie, fino a causare forme di melanomi. Per proteggerci ricorriamo a creme con filtri solari, composti chimici in grado di assorbire, riflettere o diffondere i raggi ultravioletti.
Ma quanto siamo informati sull’argomento?
Come scegliere la giusta protezione? Ecco quali fattori bisogna valutare.
La prima cosa che si guarda è l’SPF.
Sì, quel numero scritto a caratteri cubitali sulla confezione, vediamo insieme di cosa si tratta.
SPF sta per “Sun Protection Factor” e indica la quantità di tempo in cui saremo protetti contro i raggi UV.
Quindi, più alto è il numero, maggiore sarà la durata di protezione.
Una buona crema solare dovrebbe schermare sia dai raggi UVA che UVB, ma che differenza c’è tra questi?
- Raggi UVA – se non schermati hanno effetto dannoso a lungo termine; penetrano in profondità nella pelle e sono responsabili della comparsa di molti segni visibili come macchie e rughe, portando problematiche più gravi con il passare del tempo. Agiscono durante tutto l’anno e oltrepassano facilmente vetri e nuvole.
- Raggi UVB – colpiscono maggiormente lo strato superficiale dell’epidermide causando scottature o eritemi.
Sono al massimo della loro potenza nel periodo estivo, ma vengono facilmente bloccati dalle nuvole e dai vetri delle finestre.
Anche gli occhi vanno protetti contro i danni del sole! Ricordate, quindi, di indossare sempre degli occhiali con lenti schermanti di qualità. Inoltre, perché la crema solare faccia effetto, la pelle ha bisogno di assorbire il fattore di protezione. È quindi consigliabile applicare la crema omogeneamente su tutto il corpo circa 20-30 minuti prima dell’esposizione solare.
Matematica sotto al sole
Una curiosità: cosa rappresenta, nello specifico, il numero del SPF?
I filtri di protezione SPF vengono per normativa testati in vitro con un “sun test” che assegna un numero al prodotto.
Come anticipato, questo valore numerico indica il fattore di moltiplicazione che si deve usare rispetto al tempo in cui ci si scotterebbe esposti al sole senza protezioni. Presupponiamo che, senza crema solare, ci si provochi una scottatura in dieci minuti; mettendo la crema SPF 20 ci si scotterà in 200 minuti (10 min x 20 SPF).
Ovviamente questo calcolo è applicabile se vengono valutati anche diverse variabili, come la sudorazione o la frequenza dei bagni in mare o piscina, se dopo essersi messi la crema ci si bagna la pelle o si suda molto, la protezione andrà comunque ri-applicata.
Differenza tra filtri chimici e filtri fisici
I filtri solari si classificano in fisici, anche detti minerali o inorganici, e chimici, detti anche organici.
Quest’ultimi sono in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette, trattengono l’energia e la rilasciano sotto forma di calore. I filtri fisici invece, contengono ingredienti come l’ossido di zinco e il biossido di titanio, creano sulla pelle una barriera riflettente contro le radiazioni UV.
I filtri chimici hanno all’interno sostanze come avobenzene, octinoxate e octisalate. Assorbono i raggi solari e li convertono in calore, riducendo così la quantità di radiazioni che raggiungono la pelle. Sono spesso preferiti per l’assenza di residui biancastri. Tuttavia, studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che alcune sostanze presenti in questi filtri posso essere dannose per l’uomo e per l’ambiente. Ecco le due più comuni.
- Benzofenone: potrebbe essere pericoloso per la salute in quanto assorbito dalla pelle avrebbe un effetto sull’equilibro ormonale, inoltre pare essere causa dello sbiancamento dei coralli e la morte della fauna marina.
- Octocrylene: è una molecola ipoallergenica che però, con il passare del tempo, può causare una maggiore produzione di radicali liberi. Infatti, spesso nelle formulazioni delle creme con octocrylene si aggiunge la vitamina E, A e C in contrasto, come antiossidanti. Anche questa sostanza risulta essere nociva per l’ambiente marino.
Inoltre, i filtri solari vengono applicati sulla pelle in presenza di elevate temperature, quando i pori sono dilatati e maggiormente permei, è quindi necessario affidarsi a creme di estrema qualità, anche se spesso si tratta di quelle più costose. Si possono scegliere formulazioni con solo filtri fisici, solo chimici o entrambi; la scelta dipende dalle esigenze della pelle della persona.
È auspicabile prediligere una formula senza filtri UV contenenti Octinoxate e Oxybenzone.
Consulta il tuo dermatologo per scoprire quale tipo di filtro solare è più adatto a te.
La protezione solare è fondamentale per mantenere la pelle sana e giovane nel lungo termine!