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Come proteggersi dal sole… dalla A alla Z

L’abbronzatura può rovinare la pelle, per questo occorre prendere il sole con le opportune cautele. Ecco un vademecum con tanti consigli pratici.


L’estate si avvicina e, nonostante le molte incognite dovute al lockdown e all’emergenza sanitaria, il pensiero va alle vacanze, al mare, alla tintarella e al relax sotto il sole. Mai come quest’anno ne avremmo bisogno… per cui incrociamo le dita e iniziamo ad andarci con la mente!

Il sole però non sempre è amico della pelle. Se non si adottano le necessarie precauzioni, si rischiano infatti scottature, eritemi, macchie solari, invecchiamento precoce… fino a problemi ben peggiori. Per mettersi al riparo dagli effetti negativi dei raggi ultravioletti occorre allora sapere come comportarsi.

Qui troverai utili suggerimenti – dalla A alla Z per una corretta esposizione solare, in spiaggia come sul balcone di casa!

A come Abbronzatura. Il cambiamento di colore della pelle è dovuto alla melanina che viene rilasciata dall’epidermide come forma protettiva, in seguito a un danneggiamento da parte dei raggi UV. L’abbronzatura è dunque sinonimo di un danno cutaneo che, comunemente, consiste in precoce invecchiamento e rughe.

B come Bere. Per avere una pelle bella ed elastica è fondamentale idratarsi. Dovresti bere tanta acqua tutti i giorni, soprattutto quando ti esponi per molte ore al sole! Quest’ultimo può nuocere maggiormente alla cute, quando è secca.

C come Cappello. Non è un vezzo! Proteggere il viso e la testa con un cappello a falde larghe – o piuttosto con un semplice berretto – è importante. I raggi arrivano su fronte e naso e c’è il rischio di scottarsi.

D come Vitamina D.  È essenziale per l’organismo: fissa il calcio nelle ossa favorendo una corretta crescita nei bambini e aiutando a prevenire l’osteoporosi negli adulti. In più, contribuisce al funzionamento del sistema immunitario. La maggior parte di questa vitamina viene sintetizzata grazie ai raggi solari, proprio attraverso la pelle. Dunque cosa fare? Usare il buon senso e… proteggersi con una crema solare.

E come Esposizione al sole nelle ore ottimali. Quali sono? Per abbronzarti in maniera graduale ed evitare le fastidiose scottature, il consiglio è di esporti fino alle 11.00 del mattino e dalle 16.00 in poi. In questo modo, la tua pelle assorbirà le giuste quantità di raggi solari per la sintesi della Vitamina D.

F come Fattore di protezione e Fototipo. Il Fattore di Protezione (SPF) indica l’efficacia di uno schermo solare, cioè il grado di protezione dai raggi UVB, UVA e Infrarossi. Gli esperti consigliano sempre di esporsi al sole applicando un prodotto con un SPF alto, non inferiore a 30. Per le prime esposizioni e nei bambini, invece, è preferibile impiegare uno schermo 50 o 50+. Dopodiché, è possibile utilizzare un prodotto con una protezione media (15-25), specie se si ha una carnagione olivastra. Un SPF sotto i 15 non è considerato protettivo. Molto dipende dal fototipo, ovvero dal tipo di pelle che si possiede: più è chiara, maggiore è il rischio di scottature ed eritemi. In questi casi, applica un fattore di protezione molto alto.

G come Gettare via le creme solari avanzate. Come tutti i cosmetici, una volta aperta, la crema solare riduce le sue performance con il trascorrere dei mesi e può essere contaminata da batteri. Il consiglio è di acquistarne una nuova all’inizio di ogni stagione estiva.

H come Hair. I raggi ultravioletti possono danneggiare persino i capelli, compromettendo il film idrolipidico esterno che li difende, con la consequenziale perdita di cheratina. Il risultato? Una chioma sfibrata e secca. Problemi che possono essere accentuati dalla salsedine del mare e dalle frequenti docce.
Quindi, proteggi la chioma con un cappello e prodotti specifici.

I come Idratazione. Non è sufficiente bere adeguatamente. La pelle va idratata durante l’esposizione al sole (le creme solari contengono anche fattori idratanti) e subito dopo la doccia. Questa accortezza ti permette di avere la cute più morbida e bella, favorendo un’abbronzatura uniforme.

L come Labbra. Non tutti lo sanno, ma le labbra sono decisamente sensibili al sole, essendo caratterizzate da una pelle più sottile e povera di melanina. Se non si applica una protezione solare su misura possono seccarsi, screpolarsi, arrossarsi e talvolta gonfiarsi. Che fare? Opta per uno stick con acido ialuronico e SPF 30! Oltre a svolgere un’azione idratante, aiuta a ripristinare la barriera cutanea labiale e protegge dal rischio scottature.

M come Mettere indumenti protettivi. In presenza di temperature elevate indossa capi di abbigliamento freschi, che riparino almeno le spalle, per evitare scottature. Lino e cotone sono tessuti ideali durante la stagione estiva perché traspiranti.

N come Nuvole. Non farti ingannare dal cielo coperto! Buona parte dei raggi solari passa anche attraverso le nuvole, quindi ricorda di applicare comunque la protezione solare.

O come Occhiali. Per evitare congiuntiviti e altri disturbi, pure gli occhi vanno preservati dai raggi solari. Fai attenzione a scegliere lenti idonee e di qualità.

P come Pelle. Conoscerla bene può aiutare a salvaguardarla meglio dai raggi UV. Il suo spessore varia nelle delle diverse parti del corpo, ad esempio è più sottile sulle palpebre e sulle labbra, mentre è spessa sotto la pianta dei piedi. La pelle è costituita da due strati principali, l’epidermide (il più esterno) e il derma (subito al di sotto): se le cellule vengono danneggiate dai raggi solari, può verificarsi un fenomeno noto come foto-invecchiamento. I raggi UVA possono arrivare fino al derma mentre gli UVB, responsabili delle scottature, colpiscono l’epidermide.

Q come Quante volte applicare la protezione solare. Sono tante le persone che applicano la crema solare esclusivamente al momento dell’arrivo in spiaggia, e un’unica volta. Nulla di più sbagliato. Va spalmata circa 30 minuti prima di esporsi al sole, per permettere ai fattori protettivi di penetrare nella pelle. È necessario stenderla su qualsiasi parte del corpo, ripetendo l’operazione ogni 2 o 3 ore e comunque dopo aver fatto una doccia o un bagno al mare. Questo perché l’acqua, il sudore, la sabbia e il telo su cui ci si sdraia diminuiscono la protezione solare. Inoltre, una buona crema deve essere utilizzata in tutte le occasioni in cui si cammina all’aperto: non solo in spiaggia d’estate, ma in campagna e soprattutto in montagna. Inverno compreso!

R come Resistente all’acqua. Questi consigli sono validi anche se il prodotto ha la dicitura “resistente all’acqua”, in quanto la proprietà idrorepellente non dura a lungo. In particolar modo se ci si strofina con un asciugamano, o se si gioca rotolandosi nella sabbia, come fanno i bambini.

S come Sport all’aperto. Che si tratti di una partita a racchettoni sul bagnasciuga d’estate o di una corsa nel parco a primavera, la protezione solare ha sempre un ruolo chiave. Quando si fa sport spesso si perde la cognizione del tempo, e non ci si rende conto che la pelle è esposta al sole senza un’adeguata protezione.

T come Trucco. Non vuoi rinunciare al make-up nemmeno sotto l’ombrellone? Off-limits i soliti trucchi “da città” che, con il calore, colano e possono scatenare dermatiti, reazioni allergiche, pigmentazioni, iper-produzione di sebo. Sì ai dermocosmetici con filtri solari che uniscono i vantaggi del maquillage ai benefici della protezione. Oggi, hai a disposizione un’ampia gamma di primer, compatti, ciprie, fondotinta, BB cream e via dicendo, progettati per schermare i raggi UVA-UVB, garantire massima tollerabilità alla pelle durante l’esposizione, resistere all’acqua e al sudore. Bella, protetta, sicura!

U come UVA e UVB. I raggi UVA attraversano l’atmosfera e arrivano sulla nostra pelle in ogni stagione dell’anno, anche con il brutto tempo e se il cielo è nuvoloso, mantenendo la medesima intensità a qualunque ora del giorno. I raggi UVB sono invece più presenti dalla primavera all’autunno, nelle ore centrali (dalle 11.00 alle 16.00) e possono essere filtrati da un ombrellone o dalle nuvole. Anni fa gli UVA si ritenevano più sicuri rispetto agli UVB, tant’è che i lettini abbronzanti impiegavano proprio i raggi UVA e le protezioni solari erano solo con filtri UVB. Ora sappiamo invece che UVA e UVB possono essere altrettanto nocivi.

V come Vesciche piene d’acqua. Dopo l’arrossamento e il dolore, sono il sintomo più comune di una scottatura. Significa che ci si è esposti al sole senza idonea protezione. Mi raccomando, mai rompere queste piccole bollicine! Questa azione può aumentare il rischio di infezione e ritardare la guarigione. Assolutamente vietato lo scrub!

Z come Zone della pelle più a rischio. Ci sono alcune aree della pelle molto delicate, ma che spesso non vengono protette adeguatamente: su tutte, le labbra. Per mantenerle belle e sane, prima, durante e dopo l’esposizione al sole, rammenta di applicare un prodotto in stick con un fattore di protezione solare SFP30 e a base di acido ialuronico, dalle proprietà idratanti e riparatrici.