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Al mare con i pannolini? I consigli per fare la scelta giusta

Non sai se optare per i classici pannolini usa e getta, per quelli specifici per il mare… o solo per il costumino? Ecco una guida con alcuni consigli per aiutarti nella decisione.


Il primo giorno al mare con il tuo bambino è arrivato! E pure se hai programmato di restare in spiaggia solo per qualche ora (con tutte le restrizioni della situazione), la borsa che hai preparato ha dentro tutto il necessario: scaldabiberon, telo mare, asciugamani, paletta, secchiello, cappellino, maglietta di cotone, protezione solare. Ma hai ancora un dubbio. Quali pannolini è meglio avere in borsa? O forse, sarebbe più opportuno non farglieli indossare per la maggior parte del tempo?

Bambini al mare senza pannolini? Meglio di no

Sono tante le mamme che preferiscono non mettere il pannolino in spiaggia al proprio bimbo. L’idea è di lasciarlo libero, cogliendo al volo l’occasione per abituarlo a toglierlo definitivamente, soprattutto se ha raggiunto i due anni di età.

Tuttavia, potrebbe non essere una buona soluzione. Nei primissimi anni di vita, la cute è molto delicata… funghi e batteri che popolano la sabbia potrebbero procurare un po’ di problemi. Senza contare le possibili irritazioni dovute allo sfregamento con granelli, ciottoli e sassolini o alla salsedine! Allo stesso modo, anche l’esposizione al sole delle parti intime può causare fastidiosi arrossamenti o scottature.

Giocare con la sabbia è sicuramente bello, ma questa può facilmente intrappolarsi nelle pieghe della pelle, a causa del sudore e del bagnetto, provocando disagi alla cute del bambino.

Non è però solo una questione di salute (che già basterebbe)! Occorre avere rispetto del prossimo e preoccuparsi di evitare fuoriuscite di bisognini.

Pannolini usa e getta classici o per mare e piscina: le differenze

I pannolini tradizionali tendono ad assorbire l’acqua, per cui al primo tuffo si inzuppano, si gonfiano e diventano pesanti, finendo per scivolare via. Il materiale di cui sono composti, per quanto traspirante, è troppo caldo considerando le alte temperature, e può far sudare. Sconsigliati per un bagno in acqua, questi pannolini sono più adatti per essere indossati al di sotto degli abiti. In compenso, sono eccellenti per trattenere i bisogni e per scatenarsi sul telo senza impedimenti.

Un’altra scelta è rappresentata dai pannolini specifici per il mare o la piscina, disponibili nella versione usa e getta o lavabile.

I primi sono a forma di mutandina e hanno un’ottima vestibilità. Non assorbono l’acqua durante il bagnetto, ma non trattengono i fluidi. Non sono quindi il massimo per giocare sotto l’ombrellone, anche perché spesso lasciano traspirare poco la pelle.

I secondi, cioè i pannolini lavabili, sono pensati per le mamme attente all’ecosostenibilità. La funzionalità e l’estetica sono le medesime, la differenza è in come sono fatti. In particolare, la parte interna è caratterizzata da un tessuto naturale traspirante che abbatte abbondantemente il rischio di eritemi da pannolino. Certamente, il fatto di doverli lavare potrebbe essere considerato un aspetto “negativo”, ma è un’opzione che può rivelarsi conveniente dal punto di vista economico.

Costumi contenitivi per neonati: un’altra alternativa

I costumi da mare per neonati sono comodissimi, colorati, contenitivi e sono realizzati con tessuti decisamente freschi, perfetti per stare a contatto con la pelle. Si lavano e si asciugano con facilità, ma com’è ovvio non trattengono quasi nulla. benché sia possibile inserire all’interno degli inserti assorbenti (anch’essi lavabili), magari per quando il piccolo gioca sulla spiaggia.

Come scegliere dunque? La risposta è: in base alle proprie esigenze! Ad esempio, se si ha in programma di restare in spiaggia brevemente, si potrebbe optare per i classici pannolini, da sostituire con grande frequenza. Diversamente, per una lunga vacanza potrebbe essere più pratico portare con sé i pannolini specifici per mare e piscina, usa e getta o lavabili, oppure direttamente il costumino.

Al mare con i pannolini: consigli pratici

In generale, è preferibile scegliere un prodotto il più possibile traspirante, realizzato con materiali naturali. A prescindere dal tipo di pannolino, il bimbo deve essere cambiato spesso per evitare che la pipì e la popò, a contatto con la pelle e complice la calura, provochino irritazioni. E mi raccomando, dopo il bagnetto la cute deve essere rinfrescata e ripulita da sabbia e salsedine, infine asciugata bene.

Persino con le dovute accortezze, le pelli più sensibili potrebbero irritarsi e arrossarsi. Cosa fare, allora, in caso di eritema da pannolino? Il consiglio è di trattare l’area con una crema apposita a base di acido ialuronico, arricchita con estratti di semi d’avena e ossido di zinco. Questa formulazione crea una protezione che lascia respirare la pelle e facilita il ripristino della barriera cutanea.

Hai scelto il pannolino più adatto al tuo bambino? E ora, buon divertimento!