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Perché si formano i calli sulle mani?

Antiestetici, fastidiosi… ma fortunatamente inoffensivi. Scopriamo nel dettaglio cosa sono i calli, quali fattori li provocano e come combatterli.


Le mani sono meravigliosi “strumenti di precisione” che svolgono ogni giorno un incredibile numero di attività. Afferrano, toccano, costruiscono, lavorano instancabilmente, ci permettono di dedicarci a hobby, passioni e dare forma alla nostra creatività. Sono sempre all’opera e, proprio per vie delle continue sollecitazioni a cui le sottoponiamo, possono andare incontro a qualche inconveniente.
Una delle problematiche più comuni sono i famigerati calli che possono comparire sul palmo delle mani e, talvolta, sulle dita.

Calli delle mani: cosa sono di preciso

I calli sono zone ben delimitate in cui la pelle della mano si presenta ispessita e indurita, in seguito a sfregamenti, pressioni o attriti ripetuti. Da un punto di vista medico si tratta di “ipercheratosi”, ovvero una proliferazione anomala di cheratinociti (cellule dello strato superficiale dell’epidermide) che ha lo scopo di proteggere i tessuti più profondi da questo tipo di insulti meccanici.
In buona sostanza, i calli – per quanto antipatici – sono in realtà un fisiologico meccanismo di difesa, una sorta di “corazza” che preserva l’integrità della pelle.

In genere i calli hanno una forma rotonda, un colore giallastro, un aspetto translucido/ceroso mentre al tatto la cute appare ruvida e secca. Non provocano particolari sintomi, tuttavia vengono spesso confusi con duroni o verruche. I primi però sono più grandi, hanno una parte centrale dura e bordi infiammati, le verruche invece hanno origine virale, presentano talvolta un punto rosso/nero al centro, sono caratterizzate da insorgenza più repentina e provocano più facilmente dolore.

Fattori che predispongono ai calli

Ovviamente vi sono attività “manuali” che, per via della loro stessa natura, portano alla formazione di calli: ad esempio quelle che implicano l’utilizzo intensivo di utensili come martelli, cacciaviti, vanghe, attrezzi per scolpire/tagliare il legno o da giardinaggio.

Altre attività che causano frizioni alle mani, fonte di calli, sono discipline sportive tra cui sollevamento pesi, arrampicata, tennis, arti marziali, motocross, pole dance. E che dire di scrittori e musicisti?
Lo sfregamento della penna tra indice e medio, così come il premere continuo dei polpastrelli sulle corde di una chitarra, di un violoncello o di un contrabbasso sono frequenti motivi di calli persistenti.

A queste cause possono aggiungersi eccessiva secchezza cutanea, condizioni cliniche come la cheratosi palmare o attinica (dovuta a sovraesposizione al sole), determinate patologie o anomalie strutturali.

Utili consigli anti-calli

Il primo passo per scongiurare la formazione di calli è evitare di ripetere le azioni che ne hanno determinato la comparsa. Qualora non fosse possibile, bisognerebbe quanto meno salvaguardare mani e dita con appositi guanti, fasce e ditali ad hoc per il lavoro, lo sport, la scrittura o per chi suona uno strumento. A tal proposito, può essere di grande aiuto anche applicare una crema mani ricca di componenti in grado di mantenere la cute protetta, perfettamente idratata e morbida.

Se il danno ormai è fatto e si desidera assottigliare un’eventuale callosità, basta immergere la parte in acqua calda per una decina di minuti, poi strofinare con cautela con una pietra pomice o una lima. L’importante è non tentare di incidere o tagliare il callo, poiché potrebbe innescarsi un’infezione.