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Un grande dilemma: qual è lo sport giusto per i tuoi figli?

Lo sport fa bene, ma come scegliere quello più adatto per tuo figlio o per tua figlia? Semplice: assecondando, per quanto possibile, i loro  desideri.


Tuo figlio ti chiede di fare sport o ritieni – come è giusto – che ne abbia bisogno? Come scegliere lo sport più appropriato? Il tuo Amico per la Pelle prova a darti qualche consiglio.

La prima domanda che devi porti per trovare la risposta è: cosa gli piace fare? E’ un errore molto comune quello di forzare i bambini a praticare un’attività sportiva che non va loro a genio. Magari la mamma che da piccola era una ballerina vorrebbe far intraprendere alla figlia lo stesso percorso, mentre molti papà sognano un figlio calciatore. Dimentica la tua infanzia e fai scegliere a lei o a lui… il divertimento nello sport è una condizione irrinunciabile, specialmente per i più piccoli!

Se lo sport che vuole fare tuo figlio è all’aperto

Il tuo maschietto ama il calcio? Che problema c’è! Di strutture ce ne sono molte in giro, per tutte le tasche. Provale con lui, fai dei test “sul campo”, valutando ad esempio le qualifiche degli istruttori, osservando come si pongono nei confronti degli allievi e quanto controllo c’è sul gruppo. Evita posti troppo lontani da casa o presto potresti trovarti in difficoltà per accompagnarlo. Opta per un centro sportivo con giorni e orari consoni agli impegni scolastici, in modo da evitare inutili stress e impedire che lo sport possa interferire con lo studio. Verifica che non ci siano genitori troppo “gasati”: la competitività è un bene, ma dare un eccessivo peso ad una partita non è sano. Deve rimanere un gioco.

E, quando ne hai la possibilità, partecipa a qualche sessione di allenamento o quanto meno alle gare. Così tuo figlio capirà che sta facendo una buona cosa, che gli dedichi del tempo e sei lì esclusivamente per lui.

Ma il calcio è solo uno dei tanti sport  che si possono fare all’aperto! E qui la tua ansia di genitore ti fa subito pensare ai malanni… D’inverno fa freddo e piove, tuo figlio dovrebbe saltare tanti molti allenamenti per non buscarsi un raffreddore. E che dire dell’estate o delle calde e pazze primavere? Il sole picchia e c’è il rischio di disidratazione e scottature. Cosa fare dunque?

Niente paura sul fronte meteo! L‘organismo si abitua presto al freddo, anzi, il sistema immunitario in breve si rafforza. Se piove o fa freddo, l’importante è che subito dopo l’allenamento il bambino possa fare una bella doccia calda. Non fare l’errore di portarlo a casa per coccolarlo e aiutarlo a lavarsi, l’umidità nel tragitto si asciugherebbe addosso e sarebbe peggio. Inoltre, fare la doccia con i compagni fa parte di quella “vita da spogliatoio” che potrebbe aiutarlo ad aprirsi, socializzare ed essere più indipendente.

Il caldo invece si combatte con una buona idratazione a base di acqua o eventualmente sali minerali. La sua pelle è molto chiara? Sin dalla primavera fagli applicare una protezione solare prima di ogni allenamento e, se la dimentichi e si procura una scottatura, risolvi subito con il giusto rimedio. Per esempio una formulazione specifica in crema-gel o spray a base di acido ialuronico e semi d’avena dall’azione lenitiva e riparatrice. 

L’acido ialuronico, associato a componenti come argento metallico e vitamine E,  in un pratico spray, è particolarmente utile anche per la guarigione di abrasioni ed escoriazioni che tuo figlio può facilmente procurarsi durante lo sport. E in più, uno spray di questo tipo aiuta a contrastare lo sviluppo di batteri.

Se tuo figlio non ha le idee chiare sullo sport da fare

Il tuo bimbo non sa che sport scegliere oppure è un “pigrone”? Proponi tu qualcosa, anche in base al suo carattere. Se è timido, uno sport di squadra può essere la scelta formativa migliore, ma se dopo qualche mese vedi che non ha l’effetto socializzante sperato, e lui non è convinto, suggeriscigli un’altra attività. Magari passando dal calcio al basket, o perché no al nuoto o al tennis.

Non eccelle? Spesso i bambini possono trovarsi a disagio nel praticare uno sport che non è nelle loro corde. Fagli capire che non si può essere campioni in tutto e che l’importante è sempre provare e impegnarsi. Non rimproverarlo se non segna un gol fatto, piuttosto fagli i complimenti per l’azione e fagli notare i miglioramenti da quando ha iniziato. Un buon istruttore dovrebbe fare la stessa cosa.

E se volesse cimentarsi in un particolare sport solamente perché lo pratica il suo amichetto/amica del cuore? Perché no? Potrebbero darsi uno stimolo reciproco.

Infine ricorda: accompagnare i tuoi figli agli allenamenti può essere fonte di socializzazione e relax anche per te. Durante la piscina di tua figlia, ad esempio, puoi riprendere a leggere quei libri che avevi abbandonato da tempo, mentre  quell’oretta delle partite di tuo figlio può tornarti utile per stringere belle amicizie con altri genitori. Provare per credere.